Capitolo 2: Spettacoli
CLOSE-UP MAGIC
Attorno a un tavolo, in un angoletto, faccia a faccia al bancone del bar, anche sotto un ombrello. La micromagia ha bisogno di un metro quadro di spazio, di un mago e di un cuore aperto alla meraviglia.
Palline, ditali, foulard, carte da gioco spuntano da un mondo magico che vive in una valigetta. O anche nelle vostre tasche. Anelli, sigarette, banconote, monete. Tutto quello che credete sullo spazio e sul tempo si ribalterà. E voi, sinapsi all’aria, cercherete disperatamente di riportare quel micromondo fantastico nei binari della razionalità. Arrendendovi di fronte a quella banconota che avete firmato un minuto prima e che ora ritrovate in un limone che voi stessi taglierete. Cercherete di scoprire il trucco, vi aggrapperete a quella perversa voglia di sbugiardare quel coso secco secco che vi sorride e vi rapisce. E all’ennesima risata di amici, nemici, sconosciuti, mogli, fidanzate, padri, zii, nonne, bisnonne e trisavole ve ne uscirete ironicamente vendicativi con un “e adesso fallo a loro!”.